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ScienzAperta2018, incontri con il Pianeta Terra all’INGV

Localizzare un terremoto ed esplorare i segreti dei vulcani attraverso laboratori di sismologia e vulcanologia, percorsi didattici e caffè scientifici, conoscere i terremoti e i loro effetti, scoprire come vengono monitorati i due vulcani più attivi in Italia, Etna e Stromboli. Sono solo alcune delle iniziative organizzate dall’INGV per ScienzAperta, dal 7 al 24  maggio. Parteciperanno all’evento le sedi di Roma, Catania e Palermo

Dal 7 al 24 maggio l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), apre le porte al pubblico con conferenze, percorsi didattici e proiezioni nelle sedi di Roma, Catania e Palermo. L’occasione, ScienzAperta – incontri con il Pianeta Terra, giunta all’ottava edizione.

La sede INGV di Palermo inizierà i propri incontri lunedì 14 e martedì 15 maggio presso la scuola primaria e secondaria di I grado “Istituto Comprensivo G. Vasi” di Corleone, 50 anni dal terremoto della valle del Belice: che cosa sono i terremoti e come possiamo difenderci. Si parlerà di energia interna del pianeta e della conseguente dinamica terrestre, approfondendo gli effetti legati all’attività sismica e vulcanica. Mercoledì 16 maggio, presso la stessa scuola, A lezione di terremoto IO NON RISCHIO, Se arriva il terremoto cosa fare ed Esperimenti di chimica divertenti. Giovedì 17 maggio, presso la scuola primaria “Thomas More” di Palermo, mercoledì 23 maggio, presso la scuola primaria e dell’infanzia “Minutoli” di Palermo e venerdì 25 maggio, presso la scuola primaria “Istituto Comprensivo Karol Wojtyla” di Belmonte Mezzagno (PA), si terranno lezioni sull’attività sismica e vulcanica del nostro Paese. Sarà possibile osservare un sismografo per la registrazione dei fenomeni sismici e un modello di vulcano con simulazione dei processi di degassamento della camera magmatica. Giovedì 17, venerdì 18 e sabato 19 maggio, l’INGV parteciperà alla manifestazione Legalità e buone pratiche: un antidoto contro le mafie che si svolgerà a Misilmeri (PA). Sabato 19 maggio in occasione della XIV edizione della Notte Europea dei Musei 2018, l’associazione Naturalistica Geode e il Dipartimento di Scienze della Terra e del Mare – Università degli Studi di Palermo, apriranno le porte del Museo di Mineralogia, proponendo visite guidate delle collezioni e laboratori didattici per grandi e piccini. In tale occasione i ricercatori della Sede di Palermo dell’INGV descriveranno l’attività sismica e vulcanica del nostro Paese, che cosa sono i terremoti e come possiamo difenderci e le nuove ricerche per il monitoraggio vulcanologico per ridurre il rischio. Infine, venerdì 18 e sabato 24 maggio gli studenti dell’Istituto Superiore Majorana Tecnico Chimica dei Materiali e Biotecnologie visiteranno i laboratori di chimica presso la sede INGV di Palermo.

Scarica la locandina del programma di Palermo.

Programma: http://scienzaperta.rm.ingv.it/index.php/programma-2018

Stromboli

Stromboli

Durante la crisi del 2002-2003 sono state registrate variazioni nei parametri geochimici monitorati (aumento del flusso di CO2 dai suoli, variazione dei rapporti isotopici di 3He/4He e d13CCO2 nei gas fumarolici e nella falda).

Le variazioni, registrate già qualche mese prima dell’inizio dell’eruzione, sono compatibili con la risalita di batch di magma non ancora degassato. Una nuova risalita di magma è stata identificata prima del parossisma del 5 aprile 2007.

Anche durante l’eruzione del 2007, sono state osservate anomalie geochimiche prevalentemente nei siti in area craterica e, in maniera minore, nell’acquifero termale.

Le variazioni del rapporto carbonio/zolfo registrate prima di esplosioni maggiori confermano la validità del modello di solubilità sviluppato in questi anni. In sintesi, l’arrivo di nuovo magma nei condotti di alimentazione di un vulcano (ciò ha validità sia per lo Stromboli che per l’Etna) determina un aumento del flusso di CO2 (gas poco solubile che viene rilasciato a grande profondità dal magma). L’approssimarsi in superficie del magma provoca il rilascio dell’anidride solforosa (SO2), fase in cui il rapporto C/S diminuisce considerevolmente. Le fasi tardive di degassamento presentano invece rapporti HF/SO2 ed HCl/SO2 piuttosto elevati.

Vulcano

Vulcano – monitoraggio periodico

Sull’ isola di Vulcano vengono svolte indagini mensili e bimestrali per la misura dei parametri chimico-fisici, della composizione chimica ed isotopica delle acque di falda e dei fluidi fumarolici, e la stima del flusso diffuso di CO2 alla base del cratere La Fossa.

Vulcano

  • Prospezioni bimestrali in 6 siti di campionamento per la misura dei principali parametri chimico fisici delle acque termali e determinazioni del chimismo e della composizione isotopica delle acque e dei gas disciolti nella falda;

  • Prospezioni bimestrali per la misura del flusso diffuso di CO2 dai suoli nell’area di Vulcano Porto (oltre 50 punti di misura distribuiti su un’area di circa 2.2 km2);

  • Campionamenti bimestrali per la determinazione del chimismo e della composizione isotopica dei gas di alta temperatura del campo fumarolico del cratere La Fossa;

Vulcano – Monitoraggio continuo

Le reti di monitoraggio continuo installate sull’isola di Vulcano constano di un totale di 13 stazioni per la misura dei flussi di CO2 diffusa dai suoli, dei principali parametri chimico-fisici delle acque, della temperatura fumarolica e dei gradienti di temperatura al suolo.

mappa-vulcano

Vesuvio

L’attività di monitoraggio del Vesuvio prevede il campionamento trimestrale di 9 pozzi e 3 sorgenti ubicati sui fianchi dell’edificio vulcanico. Sui campioni viene effettuata l’analisi chimica dell’acqua (elementi maggiori) e dei gas disciolti (H2, O2, N2, CO, CH4, CO2, H2O). Al momento del prelievo sono misurati i principali parametri chimico-fisici: temperatura, pH, Eh, conducibilità elettrica.

Vesuvio

Pantelleria

Campagne bimestrali per il campionamento di acque termali da sorgenti e pozzi e di gas liberi in aree fumaroliche.

  • determinazione della composizione chimica ed isotopica delle acque e dei gas disciolti della falda (15 punti di campionamento).

  • determinazione della composizione chimica ed isotopica dei gas campionati in aree fumaroliche ed in aree a degassamento anomalo (3 punti di misura).

Presso il lago Specchio di Venere è installata una stazione automatica per il monitoraggio continuo del flusso di CO2 esalante dal suolo in forma diffusa, del gradiente di concentrazione di CO2 in aria e dei parametri meteorologici.

Pantelleria

Panarea

Sull’isola di Panarea vengono campionate le emissioni gassose sottomarine e le acque termali rilasciate dal campo esalativo subacqueo. Le aree esalative principali sono localizzate tra gli isolotti di Bottaro e Lisca Bianca, oltre che sulla spiaggia della Calcara.

Panarea

Vengono determinate le composizioni chimiche ed isotopiche delle acque e dei gas disciolti della falda e dei gas rilasciati delle aree esalative sottomarine.

Panarea-sub

Ischia

Campagne semestrali per il prelievo di campioni di acque termali da sorgenti e pozzi e di gas liberi. determinazione della composizione chimica ed isotopica delle acque e dei gas disciolti della falda (15 punti di campionamento).

  • determinazione della composizione chimica ed isotopica dei gas campionati in aree fumaroliche ed in aree a degassamento anomalo (3 punti di misura);

  • prospezioni per la misura del flusso diffuso di CO2 dai suoli.

  • Ischia

Etna

Etna – Monitoraggio discreto

Nell’area etnea vengono effettuate campagne mensili e bisettimanali per il campionamento dei fluidi vulcanici (acque e gas).

Etna

Parametri chimico-fisici delle acque e analisi della composizione chimica ed isotopica delle acque e dei gas disciolti nella falda attraverso campionamenti effettuati con frequenza mensile su 12 siti;

Prospezioni mensili per la stima del flusso diffuso di CO2 dai suoli in 3 settori dell’edificio etneo (Paternò, Zafferana-S. Venerina e Pernicana –  oltre 140 siti);

Determinazione della composizione chimica ed isotopica dei gas emessi in aree periferiche e sommitali del vulcano.

Misure a cadenza quindicinale/mensile per l’analisi dei rapporti CO2/SO2 nei gas del plume emesso dai crateri dell’Etna.

Campi Flegrei

La Sezione di Palermo effettua due campagne di campionamento, delle fumarole Bocca Grande e Bocca Nuova. Viene determinata la composizione chimica (He, H2, CO, CO2, N2, O2) ed isotopica (3He/4He, δ13C) della fase gassosa ed anche la composizione isotopica (δ18O e δD) del vapore fumarolico.